La Lima

Nelle acque del fiume Serchio, da cui prende il nome la valle, confluiscono attraverso gole profonde mille torrenti. La Lima è uno di questi.
Nasce dal monte Maiori nel pistoiese e, scorrendo nel territorio del comune con andamento nord-est sud-est, tra l’Abetone e il Libro Aperto, si snoda per 37 km con andamento irregolare, fino alla confluenza con il Serchio a valle di Bagni di Lucca.
Attraversa le province di Pistoia e di Lucca, dirigendosi dapprima da Nord-Ovest a Sud-Est, segue poi il crinale appenninico con percorso parallelo al Serchio, scorrendo all’interno di una valle aperta e boscosa. All’altezza di Ponte alla Lima cambia bruscamente direzione, ripiegando verso Ovest in un tracciato che si fa aspro e roccioso, tra la catena del Monte Caligi sulla destra e i monti di Piteglio a sinistra, fino a gettarsi nel fiume Serchio nei pressi di Bagni di Lucca.
È possibile quindi distinguere due tratti di scorrimento: quello superiore, nell’alta Valle, tra l’Abetone e la confluenza con il suo affluente Verdiana, e quello inferiore, in cui il fiume cambia andamento e aspetto, diventando più movimentato. In questo tratto esso taglia il paesaggio rupestre della stretta valle presso il Ponte di Lucchio in una gola larga circa 20 metri e altrettanto profonda, proseguendo nelle Strette di Cocciglia fino a Ponte Nero.
I due tratti di scorrimento hanno determinato diversificazioni sia nel paesaggio, sia nell’antropizzazione e nell’evoluzione storica di numerosi villaggi e paesi della Val di Lima: quelli dell’Alta Valle gravitano sul territorio pistoiese, attraverso le vie di comunicazione rappresentate dalle Valli del Limestre e del Reno e dei Valichi Monte Oppio e delle Piastre; la zona del basso corso appartiene alla Provincia di Lucca e gravita su Lucca, anche se solo dopo l’unificazione avvenuta nel 1860, grazie alla costruzione della strada che collega Ponte alla Lima con Bagni di Lucca.
Il tratto inferiore della Lima è solcato da numerose e profonde valli, ricche di affluenti: dal lato destro, delimitato dai monti del Prato Fiorito, dell’Uccelliera, del Limano e del Mosca, scendono la “Coccia di Vico” e la Coccia di Limano, che ad un certo punto uniscono il loro corso, la Scesta, che nasce alla foce di Campolino, il Refubbri e il Camaione.
Dalle Valli di sinistra confluiscono nella Lima il Liegora, il Diana, il Benabbiana e il Buliesima.
Gli effetti della natura tettonica e delle erosioni hanno determinato le innumerevoli varietà e asprezze del luogo, che ancora oggi presenta zone impervie e nascoste, ma ancora più affascinanti nella loro singolarità, soprattutto evidenti nelle strette di Tana Termini e dell’Orrido di Botri.
La Lima divide il comune di Bagni di Lucca in due zone ben distinte: una, di minore estensione, comprende il versante settentrionale delle Pizzorne (m 1.023), del Battifolle (m 1.109), del monte Foggetta (m 1.123) e la Penna di Lucchio (m 1.176); l’altra, assai più vasta, ha per confini la Lima, la Fegana, il crinale appenninico con l’Alpe delle Tre Potenze (m 1787) e i monti Uccelliera (m 1.650) e Caligi (m 1.457). Al centro di questa seconda sono i monti Mosca (m 1.480) e Pratofiorito (m 1.287). Tutte queste cime elevate, solcate da numerose mulattiere e da sentieri, si rivelano luoghi eccellenti per l’escursionismo a piedi, a cavallo e in mountain bike.


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